Guarda Lontano: Bene colleghe, tra poco inizieremo le operazioni di atterraggio e già vedo che qui sotto nulla è come prima…
Ascolto Attivo: è stata una vera fortuna ieri, che il nostro riavvicinamento a questo pianeta sia stato distratto dall’avvistamento dell’Ufo a Piacenza…
Parla Piano: già, però avete notato come su quell’avvistamento non ci sono state tutte quelle polemiche che di solito accompagnano l’avvistamento di un oggetto volante non identificato?
GL: si però state trascurando che l’avvistamento su Piacenza è avvenuto a febbraio ma solo ieri è stato reso noto…Certo questo non cambia la sostanza…
AA: in che senso? spiegati meglio….
GL: nel senso che magari ci hanno avvistate ma ci hanno scambiate per un Ufo e dunque nessuno ci ha fermato….questo virus ha reso accettabile persino gli UFO… neppure loro destano più stupore…
PP: e questo come lo vedete? Come assuefazione o come crescita della cultura dell’inclusione?
GL: chi può dirlo? Vedremo…Forse scoprire che ciascuno può essere affetto dal virus senza rendersene conto potrebbe aver fatto fare a tutti un bagno di umiltà….
AA: eh già! ciò che per l’educazione e la cultura sono tempi troppo lunghi per insegnare i valori, per la paura tutto sembra più facile…siamo ancora come ai tempi della pietra e del cervello rettiliano! Allora, dicci che cosa vedi ancora dall’oblò?
GL: strade vuote, piazze deserte e i rari viandanti con mascherine e guanti…ma non è che abbiamo sbagliato rotta…e stiamo per scendere su un pianeta gemello della Terra?
AA: no, non preoccuparti io ho tenuto il collegamento radio per tutto il tempo e l’errore non mi sarebbe sfuggito…
PP: ti sei ricordata anche di mandare i messaggi per tenere in ordine la cassetta degli attrezzi?
GL: abbiamo mandato anche tutte le istruzioni per la ripresa?
AA: parli di quella economica o di quella della vita quotidiana?
GL: per quella economica le previsioni sono negative e missà che occorrerà raccomandare di fare un ripasso di economia per tirare un po’ su il morale…
AA: hai ragione, questa crisi è stata definita anche peggiore della grande crisi del 29-’32 del secolo scorso.
PP:… e teorie che sino a ieri erano bollate come eretiche, magari oggi potrebbero avere più credito…
GL: già come successe per Keynes…Però siamo a buon punto nel lavoro di messa in ordine della valigetta degli attrezzi…
AA: abbiamo descritto quali possono essere le proposte per riprendere terra senza commettere tutti gli errori di prima. …Ascolto Attivo….
PP: Parlare Piano…. e con misura curandoci dell’effetto che produciamo. Questo significa comunicare
GL: Imparare a usare strategie cooperative e non distruttive…
PP: che cosa si vede ora dall’oblò?
GL: nessuna novità…possiamo continuare a fare la manutenzione dei nostri strumenti….
AA: comunque questo viaggio per noi, che non essendo umane e quindi non attaccabili dal virus, è stato interessante per vedere la terra da lontano…mi ha fatto riflettere molto…
PP: si anche a me ha fatto piacere parlare delle nostre origini, più di trent’anni fa…un gruppo di amici visionari che cercano di far diventare le loro radici pacifiste e nonviolente…un albero…si insomma un lavoro
GL: anche se all’inizio sembravano un po’ fuori di testa… Ma dai…un anno per decidere il nome della loro impresa scegliendo passaparola…
AA: molto lungo per un parto umano…bisogna ammetterlo…però ciò che conta è il percorso…non solo il risultato!
PP: già, questo vale anche per noi tre, a pensarci bene…nomen omen
AA: in che senso? Spiegati meglio!
PP: noi tre, anche nei nostri nomi, Guarda Lontano, Ascolta Attivo e Parla Piano siamo il risultato di un percorso che parte da molto lontano…non dimentichiamoci che in occidente esistono tre nostre sosia che però non vedono non sentono e non parlano…e vengono prese come simbolo del silenzio omertoso…mentre quel modo di fare proviene dalle nostre cugine orientali che si riferivano al male…non voler dire il male, non voler sentire il male e non voler vedere il male…
GL: noi infatti siamo l’evoluzione evoluta della specie…o la traduzione occidentale del messaggio originale…
AA: certo che ora rimesse mani in terra ci sarà molto da fare…
PP: credo che ciascuna di noi dovrà darsi da fare a partire da quello che sa fare meglio…penso che quanto hanno scritto i soci passaparola a partire ai loro libri possa essere una buona base…
AA: in che senso? Non lasciate in sospeso i vostri pensieri…come fate da ieri…
GL: non è buona regola interpretare il pensiero se è presente chi lo ha espresso…però forse ho capito che cosa vuoi dire…prendere gli esercizi, i giochi e gli strumenti in generale descritti in quei tre libri e usarli con i bìmani…pardon! con gli umani..
PP: già come agli inizi di Passaparola…un gioco, un concetto…un’idea…un training…con tante metafore come nei progetti originari…non dimentichiamoci che uno di quelli si intitolava proprio quello che abbiamo fatto noi…Un viaggio nello spazio…ma ancora prima l’Arca di Noè…
GL: già tanti progetti basati sulla metafora del viaggio…non sarebbe stato male oggi in tempi di emergenza sanitaria portare tutti con noi come a bordo di una grande Arca….
AA: sarebbe stato salutare…che cosa ci sarebbe stato di meglio di un viaggio attorno alla terra per vederla meglio e per ripassare concetti come circolarità della comunicazione, processo stocastico per avvicinarci al pianeta e parsimonia per vivere a bordo senza che nulla vada sprecato…
PP: si, avete colto perfettamente che cosa intendevo dire…riprendere a metterci in gioco…a costruire nuovi giochi per poi valutarli, inventare nuovi progetti…per imparare avendo la curiosità e non la paura come maestra…
AA: sembra un’ottima idea e allora riprendiamo il nostro lavoro di preparazione della nostra valigia degli attrezzi e predisponiamoci all’atterraggio…torniamo dal remoto…
PP: bene suggerisco di trasmettere un messaggio di questo tenore:
Torniamo dal remoto e questa esperienza terrestre, come un vero terremoto, deve aiutarci a capire che la vera difesa non è la chiusura ma l’apertura e la ripartenza per essere immunitaria deve essere umanitaria…Non è più forte il virus in quanto ha portato la morte ma la nostra volontà di decidere insieme la nostra buona sorte.
AA: è una buona idea, ma come mai un messaggio rimato?
GL: non è bene interpretare il pensiero dei presenti, ma penso di aver capito…il messaggio non è solo un invito ma anche la prima risposta all’invito…è un gioco di parole… ma pur sempre un gioco proponibile da qui a diverse mani, pardon! piedi d’altezza prima dell’ebbrezza…dell’atterraggio…
Forza al lavoro…